#ed io un cazzo
Explore tagged Tumblr posts
tuportamiviareturn · 1 year ago
Text
Coldplay
😭
6 notes · View notes
thevampirearcher-md · 10 months ago
Text
Che esperienza talmente strana è guardare sto ballo
8 notes · View notes
deathshallbenomore · 1 year ago
Text
i hate men 2 electric boogaloo
[potenziale molestia/atteggiamento molesto nei tag siete avvisatə]
#allora recap: ieri incrocio collega sconosciuto e per educazione mi presento#NON L’AVESSI MAI FATTO (poi no. è anche questo un meccanismo che ci porta ad auto incolparci per nessun motivo)#cinque minuti dopo passa in stanza da me e mi fa ‘domani avresti voglia di venire in stanza da me alle 13 per discutere il tuo lavoro?’#e io tipo ‘guarda a quell’ora io mangio ma se tanto siamo sempre tutti qui si fa presto a beccarci in giro e fare due parole o prendere#un caffè. e lui un po’ scocciato per il mio rilancio comunque fa ok ok#A QUANTO PARE OKAY UN CAZZO perche oggi visto che alle 12:59 non ero da lui è stato lui a materializzarsi davanti alla mia stanza#senza bussare si è messo lì tipo ologramma solo che abbiamo le porte trasparenti quindi vedi se c’è uno che fissa dentro e che cazzo#va beh vado ad aprire e lo faccio entrare così che ci fosse anche la mia compagna di stanza#e questo praticamente era venuto a chiedere conto del mancato ritrovo delle 13 quando comunque non c’era stata alcuna conferma#fermo restando che comunque potrebbero essere sopraggiunti anche i cazzi miei e in assenza di accordi non vengo certo a comunicartelo#beh insomma farfuglia qualcosa di poco comprensibile (ci parliamo in inglese ma il problema non è linguistico ma è che lui è molto ambiguo#e non si capisce cosa intenda veramente) e io la butto sempre sul conviviale. che comunque possiamo parlare anche qui e ora (visto che ero#nella mia stanza e non ero sola) e che alla peggio ci si becca in giro senza doversi dare un orario fisso#continuano le incomprensioni e quindi gli faccio ‘what did you have in mind scusa’ e lui ‘you’#MA PRONTO POLIZIA MA QUANTO DEVI AVERE LE SINAPSI BRUCIATE#la cosa che mi fa incazzare è che io non mi aspettavo affatto questa situazione e quindi non è che avessi la risposta pronta. ero solo#estremamente a disagio#va beh alla fine se ne è andato ma non prima di essere ripassato tre volte mentre eravamo in corridoio ad aspettare di uscire per pranzo#ora non è certo una situazione nuova mai sentita prima ed è per questo che fa incazzare#perché poi si attivano tutti quei meccanismi del cazzo#per cui tendi a sminuire perché dai non è possibile che sia successo#poi questo tizio ha un fare abbastanza ambiguo tale per cui se poi ti lamenti pari tu la pazza perche lui mica intendeva quello che hai#capito tu. ma poi veramente cosa ti fa sentire legittimato a comportarti così#hai buone intenzioni ma sei disagiato? non è un problema mio#io mi sento molestissima a invitare una ragazza per un caffè anche se ci sto gradualmente facendo conoscenza e peraltro in senso generico#che potrebbe portare anche ‘solo’ all’amicizia#e questo perché io sono stata abbastanza educata da presentarmi con un collega pensa di avere delle pretese MA QUANDO MAI#io basita veramente mi fa incazzare non solo lui ma anche la sensazione di impotenza e disarmo che si ha in questi casi#per fortuna poi c’erano le colleghe che si sono prese a cuore la situazione🥲
13 notes · View notes
gotaholeinmysoull · 2 years ago
Text
io non sono schizzinosa, ma c’è la mia compagna di stanza che non ha ancora mai lavato le lenzuola da quando è qui e a me fa schifo solo a vederle
3 notes · View notes
francesca-70 · 3 months ago
Text
Viviamo tra le troie e gli stronzi, le teste di cazzo e gli esperti nelle prese per il culo. Siamo nel tempo del “Ti amo, ma non voglio storie serie.”, “Non è colpa tua sono io che voglio stare solo.” La societá va in giro con le etichette tra le mani. Troppo gay, troppo magra, troppo grassa, troppo ingenua, troppo depressa, troppo masochista. Viviamo di quei “Troppo" che si leggono “Non sei abbastanza.” Siamo quelli dei baci sul collo e non sulla fronte, delle maniche corte ed addio le felpe, delle amicizie false e costruite, delle storie senza fondamenta e pareti. Siamo nella generazione in cui si esce con gli amici mentre si chatta con altri su whatsapp. Siamo nella generazione in cui si va a cenare fuori e invece di catapultarsi sul piatto, si fa la foto della pietanza per caricarla su instagram. Siamo nella generazione in cui se si incontra una persona interessante la si cerca il giorno dopo su Facebook, invece di parlarle immediatamente. Siamo nella generazione in cui ci si innamora con un cuoricino rosa in chat e non davanti a un tramonto.
Web -
Smail Forever
Tumblr media
116 notes · View notes
scritti-di-aliantis · 15 days ago
Text
Tumblr media
Nora, mia suocera, è ancora una bellissima donna di cinquantadue anni. Molto curata e palestrata. Mia moglie Luisa purtroppo due anni fa se n'è andata lassù per un incidente stradale. Lei quindi mi aiuta coi due bimbi e con la casa. Luisa era figlia unica e quindi dopo lo shock iniziale, ora gli equilibri delle due famiglie si sono assestati.
Tumblr media
Viviamo a distanza di pochi isolati in un piccolo paese; al mattino mio suocero Berto dopo colazione va via, apre il suo negozio di autoricambi in una cittadina vicina e torna a casa solo alle nove di sera. Quindi, di fatto, dopo avviate le cose di casa sua, Nora diventa il fulcro di casa mia.
Tumblr media
Da un mese però le cose tra noi due si sono fatte più intense: va detto che sono sempre stato il "cocco delle signore" sin da quando avevo diciotto anni. In un momento di tenerezza e relax, una domenica, subito dopo pranzo, lei era passata per vedere se era tutto a posto e per aiutare i bambini coi compiti, come sempre fa.
Tumblr media
Ero sul divano, con un'aria un po' triste. Lei aveva finito di dare una sistemata alla cucina. Dopo la doccia avevo addosso l'accappatoio. Nora s'è seduta sul divano un momento accanto a me. I bambini ancora stavano facendo il riposino. Mi sono lasciato andare: in un impulso di estrema intimità le ho detto che come maschio sentivo molto forte la mancanza di una "femmina". Non avevo cattive intenzioni, giuro.
Tumblr media
Lei però, un po' materna e un po' porca, mi ha accarezzato, poi ha lasciato scivolare la mano sul mio torace nudo e peloso. Era chiaramente attratta. Sentendo una dolcezza femminile indugiare forse un po' troppo sul mio corpo, m'è venuto spontaneo aprire l'accappatoio. Lei mi ha potuto vedere torace, ventre, inguine nudi e... il mio uccello bello reattivo al tocco di una donna attraente.
Tumblr media
Senza pensare forse troppo, rispondendo a un impulso naturale, la mia suocera sexy s'è chinata e me l'ha preso in bocca. Per pochi secondi solo, perché io cominciavo a muoverlo nella sua testa. Mi piaceva. Molto. Allora, deciso, le ho preso la testa, l'ho baciata sulle labbra con trasporto e l'ho accompagnata in camera da letto. La volevo. La desideravo.
Tumblr media
Lei capiva di non poter più scappare. Le tenevo la schiena e la spingevo. Diceva debolmente: "ma che fai? N-nooo... Non si può... Dai... Non dobbiamo..." Ma procedeva senza esitazioni. Ho chiuso a chiave per precauzione, lei si scusava: era imbarazzata. Rossa in viso da mangiarla di baci. Si mordeva le labbra dal senso di imbarazzo e rimorso. Parlava nervosamente. Ma non vedeva l'ora di farsi scopare. Lo capivo chiaramente.
Tumblr media
Mi diceva che Berto non la tocca più. Che però lei non l'aveva mai cornificato. Le ho tolto le mutandine bagnatissime, le ho sollevato la gonna, tappato la bocca dapprima con l'indice, poi baciandola di nuovo con trasporto e alla fine infilandole l'uccello in fregna con un solo colpo violento. Ha chiuso gli occhi mugolando di piacere e infine s'è lasciata scopare. Mi ha detto un bellissimo: "siiii... fottimi forte!" Per cui, da un po' lei per ciò che riguarda le mie esigenze di sesso provvede alla grande. Mi dà tutto ciò che posso desiderare. Ingoia la mia sborra di gran lena. Le piace da morire il mio sapore. Si passa la lingua sullle labbra. Annusa il mio inguine, rapita dal mio odore. E lecca i residui.
Tumblr media
Gliene posso scaricare in gola quanta ne produco. Non fa una piega e manda giù tutto. Se lo voglio, mi dà il suo buco del culo da leccare e sfondare a piacere. Mi allatta materna, se lo desidero; le posso riempire la fregna elastica e accogliente col mio cazzo a lungo quanto voglio. Non potrei chiedere di meglio. Sono sicuro che Luisa da lassù approvi: sua madre così non è che proprio tradisca suo padre, perché sta solo aiutando me e la nostra famigliola in tutto! Provvede a tutte le nostre esigenze. E mi fa scopare perché è solo molto generosa. Poi, io non sostituisco la mia moglie defunta con un'altra donna giovane ed estranea. Tutto resta in famiglia e viviamo felici.
Aliantis
Tumblr media
66 notes · View notes
yomersapiens · 2 months ago
Text
tutto sta diventando molto bianco, sono uscito per andare al supermercato vicino casa, quello dove si paga poco ma poco poco, là ci vado non solo per risparmiare ma pure perché ci lavora un cassiere gentilissimo che ha sempre voglia di parlare ed è sempre di buon umore, una cosa rarissima qua a Vienna, che un estraneo abbia voglia di fare conversazione e ti sorrida, così mi metto in fila alla sua cassa pronto a farmi una bella dose di cordialità, lo saluto, mi chiede come sto, gli dico dai potrebbe andare meglio, mi chiede cosa mi faccio per cena, gli dico che non lo so ma che ho fame, gli chiedo se lui mangia mentre lavora e là sotto alla cassa nasconde qualche snack, mi dice che lui non mangia, lui beve solo redbull, mi dice di provare a indovinare quante redbull si beve in un giorno, io sparo e dico boh tre? lui ride e tutto orgoglioso mi fa: quindici! ma come cazzo fai a bere quindici redbull in un giorno ma tu stai male, mi dice che anche il dottore gli ha detto di stare attento e di bere acqua, cioè questo non è umano, questo qua è praticamente una particella di uranio impazzita seduta in un discount, aggiunge che lui berrebbe anche un po' di acqua ma solo se fosse acqua alla redbull, boh questo mi sa che se lo sfioro esplode, oppure decolla tipo razzo e raggiunge un altro pianeta, vedendo che ero piuttosto frastornato dalla sua risposta decide di rassicurarmi dicendo che ogni tanto, per allegerire tutte le redbull, beve anche una cocacola, io lo saluto per l'ultima volta perché mi sa che se torno tra una settimana trovo solo un mucchio di polvere molliccia, peccato mi stava simpatico, ma che cazzo hanno di sbagliato i viennesi, ah, per scrupolo, ovviamente gli ho chiesto se almeno bevesse redbull senza zucchero, ovvio che no mi ha risposto, cioè stupido io che vado anche a chiedere, questo vuole morire, probabilmente detonare e portarsi dietro tutti i clienti del supermercato e poi toccherà a me andare al tg e parlare e dire che era un tizio tanto in gamba, cordiale, salutava sempre, boh ma datti alla coca come tutti, giuro sono messo così male da capire più quella che la redbull.
58 notes · View notes
der-papero · 4 months ago
Text
Come primo mese da padre, al di là delle battute che ogni tanto pubblico qui, è stato abbastanza duro.
Non che io le rimproveri nulla, ci mancherebbe. Come biasimare una persona che, dalla sera alla mattina, si ritrova un povero stronzo nella propria vita, senza aver avuto la possibilità di poter dire la sua, ed essere anche costretta suo malgrado a doverla accettare, quando nulla era dovuto a nessuno, solo perché le è andata di sfiga (certo, c'è di peggio, ma sempre di sfiga si tratta, è andata molto meglio al gatto di Ilaria, per capirci). Razionalmente l'ho sempre accettato, ma una cosa è dirla, una cosa è viverla, e io l'ho vissuta male, molto male, il suo tenermi a distanza, il suo volermi evitare a tutti i costi, quasi come a dire "so che devi essere il mio papà perché l'ha detto un burocrate qualsiasi, ma almeno non mi rompere il cazzo", e diciamo che così ho fatto, pieno di rabbia e delusione ci siam divisi, vivevamo come due studenti universitari che condividono una casa, ognuno per conto suo, e così è stato per giorni, non ci ho dormito per diverse notti, e non riuscivo a trovare una soluzione, nonostante ci provassi in tutti i modi, una via per comunicare, un modo per trovarsi, quelle robe di cui tutti sembrano capire tanto qui sopra e poi a nessuno funziona. Esausto e avvilito, mi sono arreso e ho fatto finta come se non esistesse più, se non nei miei stretti doveri, perché rompere le scatole mai, a nessuno.
Poi, non so bene cosa sia successo, un giorno si è svegliata e mi ha detto ti voglio bene, così, di botto, lasciandomi come un cretino. E non perché le servisse qualcosa o avesse un po' di melassa da smaltire, era sincera, si sentiva dal suo abbraccio. E da allora sembra come se stessimo insieme da sempre, la mia scrivania è piena di disegni che mi dedica, mi tira via dai meeting, ci tiene a dire davanti a tutti che passare il tempo con me è tutta un'altra cosa, e che vi devo dire, io ho ritrovato il sorriso, il sonno e la gioia di vivere. Non saprò mai perché, e non lo voglio manco sapere.
Personalmente sono contrario a mostrare foto che non sono mie, quindi qui non ci sarà mai, e pur se volessi legalmente parlando non potrei. Questi racconti sono le mie foto con lei, perché chissà, se non schiattiamo tutti forse riuscirà a leggerle queste parole un domani, e ci faremo insieme una bella risata e un bel pianto su.
95 notes · View notes
piccolaaa3 · 2 days ago
Text
Piccola considerazione sulla serata di ieri..
Erano secoli che non andavo al cinema e ieri mi sono ricordata del perché, la maleducazione delle persone.
2-3 ragazzini durante la pausa hanno continuato a correre come caprette tutto attorno alla sala, saltando i gradini e passando fra le gambe alle altre persone che uscivano/entravano (facendone quasi cadere una).
In un primo momento è stato chiesto gentilmente di non correre così, risposta? I ragazzini ci hanno riso in faccia e hanno ripreso.
È stato chiesto una seconda volta, un po' meno gentilmente, ed è intervenuto il padre.
Dai, avrai ripreso i ragazzini no? Eh no, la risposta del padre è stata "i bambini possono fare quello che vogliono".
Certo mio caro, se fossimo in una fattoria e lei stesse allevando maiali, avrebbe pienamente ragione! (Pienamente, oddio parliamone.. io ci sono cresciuta nelle fattorie e ne ho conosciuti di maiali molto più educati di sti cagacazzo).
Ma siamo in un luogo pubblico e lei sta crescendo persone, non bestie.
Lasciare che i propri figli facciano il cazzo che vogliono, importunando e disturbando le altre persone non è educazione.
E il pirla di turno (il padre) ci ha proprio tenuto tanto a sottolineare la sua ignoranza. Infatti, quando una signora gli ha fatto notare che non si trovava a casa sua e che avrebbe dovuto portare un po' di rispetto anche agli altri, lui ha prontamente risposto "neanche a casa sua signora".
Tutto questo per dire che se "noi giovani" siamo così maleducati è perché alle nostre spalle abbiamo una generazione di incompetenti che hanno messo al mondo gente senza poi assumersi la responsabilità di insegnare loro come comportarsi.
E sarebbe il caso di smettere.
Godetevi il sesso, trombate come conigli ma, sacramento, smettetela di riprodurvi.
#me
24 notes · View notes
omarfor-orchestra · 1 year ago
Note
ahahahahah no ma tipo lo fa soprattutto nelle caption dei post e delle storie. Anche se sembra un po’ tipo troppo?
Allora secondo me il fatto di buttarci a caso le parole in inglese è un po' una cosa generazionale quindi non mi dà troppa noia, a volte lo faccio anche io. Se diventa eccessivo però effettivamente sì
2 notes · View notes
ross-nekochan · 4 months ago
Text
Tumblr media Tumblr media
Ora che sono in ferie voglio parlare di una cosa di cui volevo parlare già da settimane, ma la vita di merda che faccio non me lo aveva permesso.
Allò, settimane fa per la prima volta dato che mi ero depilata le cosce mi sono messa in casa non solo in cannottiera, ma anche in pantaloncini. Passa un giorno e mi ritrovo la mail nella foto.
Come ben sappiamo, qui a Tokyo non è che si muore di caldo, PEGGIO, quindi un giorno di questi mi vesto come in foto a dx in ufficio (che è come mi vestirei in Italia in un giorno normale) e nello stesso giorno inoltrano una mail per dire di rispettare il "business dress code" aziendale che è letteralmente "business casual", pure se non si capisce né che cazzo sia né il perché, dato che non ci sono clienti e siamo solo tra di noi, ma okay.
Mo, premettendo che quando ho lavorato a Napoli, ci andavo in PANTALONCINI (ovviamente non quelli di jeans, ma un tipo più carini e "formali" insomma), qua invece così non va bene perché la maglia ha una stampa + i pantacollant sono considerati il demonio.
Tutti sono sempre a lodare i giapponesi perché sono un popolo omogeneo, che dà la prevalenza al gruppo piuttosto che all'individuo, ma non sono omogenei e uniti perché ci sono nati, sono omogenei perché sei LETTERALMENTE FORZATO (nelle maniere più passivo-aggressive possibili) a omologarti. E questo vale con i vestiti, vale con il peso (perché se pensate che sono tutti secchi di natura, beh col cazzo) e con mille altre cose.
Ora è vero che questa prevalenza dell'interesse di gruppo in alcune cose funziona ed è il motivo per cui noi della cultura euroamericana li ammiriamo, ma voi sareste disposti a rinunciare alla vostra libertà pure sulle piccole cose pur di accontentare l'interesse generale?
Per continuare con l'esempio dei vestiti, loro si vestono così:
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
A maniche lunghe (anche con 50°C), con diversi strani addosso spesso inutili (perché sono ossessionati dai tumori alla pelle); le donne o tutte fate dei fiori con i tacchi tutte pronte (e io col cazzo che le imito) o come fossero state cacciate via di casa (e io col cazzo pt.2). Ma tutti hanno un comun denominatore: colori scuri o neutri (nero, grigio, bianco) o pastello, senza chissà quale fantasia o stampa particolare.
Se non segui l'omologazione, spicchi, ti si vede o ti senti in qualche modo osservato. E questo è già lo standard ad essere euroamericano in mezzo ad asiatici, figuriamoci se ti vesti seguendo le tue regole e non le loro.
Uno poi dirà "vabbè sono cose da poco, ci si abitua" e lo capisco, ma non funziona così. Anzi, sono le piccole cose che, accumulandosi, diventano le più pesanti da sopportare.
Oppure i weaboo del cazzo direbbero che "bisogna rispettare la loro cultura e rispettare le loro regole" (cit.), ma loro quella degli altri quando letteralmente non fa male e non cambia un cazzo a nessuno perché non la rispettano?
Questo non è un paese libero, non puoi MAI fare come vuoi, ci sono sempre regole da rispettare, ma fossero regole con un senso uno capirebbe, invece sono regole inutili che letteralmente mìnano la libertà di espressione individuale a livelli base. Invece qua niente o fai la pecora in mezzo al gregge oppure pecora ti ci fanno diventare, perché altrimenti sei, di nuovo, il gaijin di merda che vuole fare di testa sua.
E sapete cosa fanno i gaijin quando hanno le palle piene di ste stronzate? Fanno i gaijin di merda e le regole senza senso le mandano a fanculo.
31 notes · View notes
blogitalianissimo · 4 months ago
Note
non per andarti contro o cose, però guarda che le due atlete, Imane Khelif dell'Algeria e Lin Yu-Ting di Taiwan, che gareggiano alle Olimpiadi di Parigi nella categoria sono state precedentemente squalificate da un campionato del mondo femminile per avere "cromosomi XY". Praticamente, sono stati svolti i campionati mondiali di boxe femminile nel marzo del 2023, ospitati a Nuova Delhi, in India. Tuttavia, l’evento è stato segnato da polemiche dopo che Umar Kremlev, presidente dell'International Boxing Association (IBA), ha annunciato la squalifica di più pugili dal campionato. Kremlev ha detto che i dirigenti dell'IBA si erano incontrati verso il gran finale del campionato per discutere di "equità tra delle atlete e professionalità", dopo che sono state sollevate preoccupazioni sul sesso biologico di alcuni partecipanti. Ha aggiunto che dopo "una serie di test del DNA", l'IBA "ha scoperto atleti che stavano cercando di ingannare i loro colleghi e fingere di essere donne". Parlando a TASS News, Kremlev ha affermato che i test avevano dimostrato che le atlete in questione "avevano cromosomi XY ed erano quindi esclusi dagli eventi sportivi". Tra gli squalificati c'era Imane Khelif, la pugile algerina, la quale avrebbe dovuto sfidare Yang Liu della Cina nella finale dei pesi welter. Khelif è stato rimosso dalla lotta per la medaglia d'oro e al thailandese Janjaem Suwannapheng, che aveva perso contro Khelif in semifinale, è stato invece permesso di procedere a combattere Yang. In una dichiarazione pubblica, l'IBA ha scritto che "un pugile dell'Algeria, Imane Khelif, è stato escluso dai campionati mondiali di boxe IBA a causa del mancato rispetto dei criteri di ammissibilità dell'IBA". Ma il Comitato Olimpico Algerino ha negato le affermazioni dell'IBA, attribuendo la squalifica di Khelif a una "cospirazione" per impedire all'Algeria di avere una medaglia d'oro nella boxe. Mentre alludevano vagamente al fatto che Khelif è stato colpito per "motivi medici" che circondano alti livelli di testosterone, hanno aggiunto che avrebbero sostenuto il viaggio di Khelif alle Olimpiadi di Parigi del 2024 a prescindere. Ma dopo la controversa squalifica, una pugile si è fatta avanti per discutere della sua esperienza (simile a quella della Carini) combattendo Khelif sul ring al campionato. "Quando ho combattuto con lei mi sono sentita molto fuori dalla mia profondità", ha scritto la pugile messicana Brianda Tamara su X. "I suoi colpi mi hanno fatto molto male, non credo di essermi mai sentita così nei miei 13 anni come pugile, né nel mio sparring con gli uomini. "Grazie a Dio quel giorno sono uscita dal ring sana e salva, ed è un bene che finalmente se ne siano resi conto"", ha detto Tamara Brianda.
Sostanzialmente, l’algerina ha potuto partecipare alle olimpiadi di Parigi perché le linee guida per l’ammissibilità sono a compito del paese di provenienza. 
C’è anche da ricordare che Angela Carini si era dichiarata pronta per l’incontro (rispondendo alle accuse della destra), dicendo: “Io devo adeguarmi a quello che ha deciso il CIO, quindi domani andrò sul ring e darò tutta me stessa“.
le frasi fra “” non sono mie parole
Cioè fammi capire, stanno umiliando una donna, ci stanno facendo becera propaganda sopra, e vieni qua a scrivermi 'sto MUCHO TEXTO e a fare la punta al cazzo su come nel 2023 l'IBA, ente sportivo non riconosciuto dal comitato olimpico internazionale (ansa), l'abbia esclusa dai mondiali? È idonea per le Olimpiadi, e lo era anche nel 2021, non lo fosse stata l'avrebbe esclusa anche il comitato olimpico, quindi cosa?
E Tamara Brianda (ma anche la nostra Angela Carini) ci spiegasse allora perché 5 donne sono riuscite tranquillamente a battere la Khelif senza piangere (x)
E Angela se ne andasse a quel paese, col suo NON salutare l'avversaria ha dimostrato una bassezza unica
Ma veramente, non hai di meglio da dire? A volte l'empatia vale più di un "ACHTUHALLY ☝️🤓"
52 notes · View notes
sara-saragej · 1 year ago
Text
Quando la casa dei nonni si chiude 💔...
Tumblr media
“Uno dei momenti più tristi della nostra vita é quando la porta della casa dei nonni si chiude per sempre. Una volta chiusa quella porta non ci saranno più i pomeriggi felici con zii, cugini, nipoti, genitori fratelli e sorelle. Ve lo ricordate?
Non era necessario andare al ristorante la domenica. Si andava a casa dei nonni. A Natale la nonna bucava l’ozono con le sue fritture mentre il nonno si dedicava all’arrosto facendo puntualmente bruciare la canna fumaria. La tavola era lunghissima e veniva apparecchiata nella stanza più grande. Adesso la casa è chiusa ed è rimasta soltanto la polvere. Un cartello vendesi. Nessuno la vuole quella casa.
È vecchia. Va ristrutturata. Costa troppo. Cazzo ne sapete di quanto vale la casa dei nonni. La casa dei nonni non ha un valore. E così passano gli anni. Non ci sono più regali da scartare. Frittate da mangiare. Verdure da pulire. Quando la casa dei nonni si chiude ci ritroviamo adulti senza capire quando abbiamo smesso di essere bambini. Certo per i nonni saremo sempre piccoli e indifesi. Sempre. I nonni avevano sempre il caffè pronto. La pasta. Il vino. Le caramelle..
Poi finisce tutto. Non ci sono più le canzoni. Non si fa più la pasta fatta in casa..... Siete andati via troppo presto porca miseria. Io volevo fare la salsa ancora una volta. Il mirto. Le chiacchiere. E il liquore all’alloro. Io volevo ancora accatastare la legna con te nonno, anzi grazie per avermelo insegnato. E grazie per gli insegnamenti sulla vita. E sulla campagna. E sul giardinaggio. Ora quando passo guardo quella casa e mi viene sempre l’abitudine di parcheggiare. E di buttare giù il campanello. E di sentire la nonna gridare che porco giuda non sono modi quelli.
Scusa nonna. Non suonerò più il campanello. Al massimo quando mi capiterà di pensarvi di nuovo, come ora, canterò una canzone. Quella preferita dal nonno. Un amore così grande.
- Antonio Cotardo
Tumblr media
When the grandparents 'house closes💔
“One of the saddest moments in our lives is when the door to our grandparents' house closes forever. Once that door closes there will be no more happy afternoons with uncles, cousins, nephews, parents, brothers and sisters. Do you remember it? There was no need to go to a restaurant on Sunday. We went to the grandparents' house. At Christmas, the grandmother pierced the ozone layer with her fried food while the grandfather dedicated himself to the roast by punctually burning the flue. The table was very long and was set in the largest room. Now the house is closed and only the dust is left. A for sale sign. Nobody wants that house. Is old. It needs to be refurbished. Costs too much. Fuck do you know what the grandparents' house is worth. Grandparents' house has no value. And so the years go by. There are no more presents to unwrap.
Omelettes to eat. Vegetables to clean. When the grandparents' house closes, we find ourselves adults without understanding when we stopped being children. Of course, for our grandparents we will always be small and helpless. Always. Grandparents always had coffee ready. The pasta. The wine. The candies.. Then it's all over. There are no more songs. Homemade pasta is no longer made..... You left too soon damn it. I wanted to make the sauce one more time. The myrtle. The chatter. And the laurel liqueur. I still wanted to stack wood with you grandpa, actually thanks for teaching me. And thanks for the teachings about life. And about the countryside. And about gardening. Now when I pass I look at that house and I always get used to parking. And to knock down the bell. And to hear the grandmother shouting that pig Judas are not those ways. Sorry grandma. I won't ring the bell again. At the latest when I think of you again, like now, I'll sing a song. Grandpa's favorite. Such a big love.
- Antonio Cotardo
Dolce ☕ Pomeriggio🌹
166 notes · View notes
raccontidialiantis · 9 days ago
Text
Dolcezza? No, grazie!
Tumblr media
Brava: è così che mi piaci! Sai che sei la mia schiava, che mi piace vederti girare nuda per casa, pronta a soddisfare eventuali mie voglie. Le catene te le toglierò più tardi, quando ti donerai tutta a me. Perché accontentare i miei desideri deve essere di fatto la tua preoccupazione principale, il tuo vero lavoro: perché tutto quello che fai durante il giorno per tenerti impegnata, per guadagnarti da vivere, come pensiero deve venire soltanto dopo il mio piacere. E il tuo corpo è il mio giocattolo preferito. Assolutamente. Devi curarlo ed essere sempre in forma, scattante per farmi godere appieno. Certo che potrai sempre continuare a mangiare a tavola assieme a me: perbacco! Si, sono il tuo padrone, però sono anche un uomo generoso, lo sai. Ma ora mia dolce sottomessa preparati per prendere il digestivo che tanto ti piace. Più ne bevi, più io godo. E tanto più ne produrrò per te: l'esercizio sviluppa l'organo e la funzionalità delle ghiandole preposte.
Tumblr media
Finita l'eiaculazione infatti, il processo di produzione del seme maschile riprende immediatamente e viene completato dopo circa 20 minuti. Vieni qui e fammi sentire se sei già bagnata, bricconcella! Aaah… ci siamo, godi al solo tocco delle mie dita. Sdraiata a pancia in sotto, sulle mie gambe, ora divarica un po’ le natiche, alza le natiche verso di me… ecco: fatti un po’ in avanti e lasciami sentire anche il tuo bellissimo culo a che punto sta… Si: sento che sei cotta a puntino e fremi di passione. Mi vuoi. Ora muovi il tuo cazzo di culo, puttana di una donna sposata. Dai, vai in camera mia e preparati. Lubrificalo per bene, che arriverò fra un po’. Voglio trovarti languida, completamente aperta, profumata di pulito, ben oliata e soprattutto assetata. Placherò la tua arsura, come primissima cosa: so che non aspetti altro che attaccarti al mio uccello e succhiarmelo. Poi proseguirò umiliandoti in mille maniere e costringendoti a subire il mio trattamento molto rude e spartano.
Tumblr media
Solo tu resisti da anni ai miei giochi senza un lamento. Perché soffri, piangi ma… vieni! Questa cosa non cessa di stupirmi e di gratificare il mio ego di maschio. Ti adoro, schiava. Sei l'unica puttana che desidero avere nel mio letto. A mia completa disposizione, ogni volta che vorrò. Durerà fino a che non mi stuferò. È sempre stato così, con le mie donne. Però stai tranquilla, schiava: ormai hai capito che di te probabilmente non mi stancherò mai. Forse. Vedremo in seguito se te lo meriti, il mio amore ossessivo per te. Porca miseria: sto invecchiando e affiorano tratti di dolcezza e generosità prima insospettabili, nel mio carattere di orso scorbutico e stronzo. Gongoli e ti infili sempre più nei miei punti deboli. Maledetta…Perché sai bene che mi piace troppo toccarti, strizzarti, trattarti come un puro oggetto sessuale. Ma soprattutto farti venire! Non c'è gusto a godere di una donna senza far divertire anche lei.
Tumblr media
Non si fa: se non sai cavarle fuori il nettare, non te la meriti. È forse la parte più bella. Sai anche che amo la tua pelle morbida e che mi soggioga totalmente il tuo odore. E che il sapore dei tuoi seni è migliore di quello del miele d'acacia, per la mia lingua. Adoro vederti lusingata e contenta della mia voglia di te. Mi piace soprattutto quando abbassi gli occhi e arrossisci, se solo ti guardo le gambe con insistenza e a seguire non resisto: te le allargo e ti metto una mano nella fica. O quando ti do delle sonore pacche sul culo. Perché lo voglio vedere rosso. E molto caldo, prima di infilarmici dentro per goderne. Provi un bel po’ di dolore quando ti inculo d'un colpo, ma ti offri comunque tutta a me. Senza fiatare, anzi: bramosa di altre punizioni. È bravissima, la mia puttana. E vabbè: oggi eccoti il regalo. Non te l'aspettavi un anello così, eh? Si, mi costa una fortuna, ma te lo sei guadagnato. Cazzo: non piangere.
Tumblr media
E basta co’ ste braccia al collo e i baci sulle guance! Dai troia: datti da fare adesso. Inginocchiati, inizia a lavorare di lingua e a ciucciarmelo. Ecco, da brava: per prima cosa scopri sempre il tuo seno e offrimelo da accarezzare. O pizzicare e torturare. Ora succhia, mentre ti strizzo i capezzoli e i tuoi occhi lacrimano di rabbia e dolore. Oooh… che tiraggio, che avidità… siii… cosiii… Al contrario della maggior parte degli uomini, a me ogni tanto piace sentire i denti che scorrono sull'asta o che mi mordicchiano il glande. Perché adoro sapere che rischio, che ho l'uccello nella bocca della tigre selvaggia che ho domato e resa docile. Aaaaah… ecco che sborroooo… godoooo… bevi, troia! Ingoia ogni fiotto rapidamente e continua a tenere tutta la mia verga in gola… siii, cosiii… dai succhia ancora… aaaah! Ora che fai con quel dito tra le mie natiche? Ooooh… siiii! Sei proprio una gran troia… Continuo a sborrare dentro di te… brava la mia puttana… succhia, che fa un po' potrai tornare a casa da tuo marito e dai tuoi figli...
Tumblr media
RDA
15 notes · View notes
papesatan · 11 months ago
Text
E già qualcuno fra i parenti ha osato chiedermi del concorso. Ma come, non partecipi? Vedo già le mie zie insegnanti partir gagliarde con le solite domande cui non saprò cosa rispondere. La verità porterebbe a una bruta discussione, meglio tentar la via della cieca ignoranza o, peggio ancora, della menzogna compiacente. Ogni volta resto muto e interdetto, incapace di soffrirne a voce, perché ho un lavoro, cristo, un lavoro creatomi dal nulla, MI SONO DATO un lavoro e per loro non è abbastanza, perché non è un posto pubblico. Forse chi ha visto Quo vado? ma vive al nord non ha ben chiaro quanto quel film ritragga fedelmente la gretta mentalità della mia terra, ma è davvero così e non fa ridere per niente. Ricordo ancora benissimo i mesi precedenti l’apertura, il silenzio dei parenti, il vuoto intorno, le risatine di mia nonna: “Ma verrà qualcuno?” e l’insistenza di mia zia: “Hai mandato le Mad? Dovresti provare col sostegno, da lì è più facile entrare” (e di questa immonda realtà parleremo un’altra volta). Ci litigai, speravo d’aver chiarito una volta per tutte le mie intenzioni, ma puntualmente dopo qualche mese tornò a chiedermi: “Allora, hai mandato le Mad? Nessuna supplenza?” “Eh, no” mentii “purtroppo nulla”. Ci rinuncio, perché quella dei nostri genitori ormai è una generazione totalmente slegata dalla realtà, convinta di vivere ancora gli anni ‘90, dove tutto era possibile, dove entravi dove volevi con l’aiuto di zio Cosimino, dove il politichino di turno sistemava gli amici di amici, dove una laurea e un concorso significavano qualcosa. Oggi la mia dipendente, povera crista che quando non lavora passa le giornate a studiare, mi ha rivelato che per la sua classe di concorso i posti messi a bando per la Puglia saranno 3. Come dovrei non incazzarmi? Come si può restare calmi di fronte a tanto schifo? Capite perché ho mandato tutti al diavolo, aprendo la MIA scuola? Non possiamo star qui a invecchiare all’ombra di mamma e papà, in attesa che lo stato ci permetta di fare ciò che abbiamo sudato e studiato decenni per fare. In famiglia nessuno sa che ad aprile ho rinunciato all'orale. Non li ritengo stupidi, è probabile che qualcuno abbia capito (forse mia madre?), dall’Usr dell’Emilia Romagna si sono fatti vivi dopo un anno (un anno!) dal superamento dello scritto, questo sì, ma è poco plausibile che venga indetto un nuovo concorso senza aver posto fine al precedente. Almeno il dubbio deve averli sfiorati. Ma non ho il coraggio di dirglielo, lascerò che lo capiscano da sé, se vogliono, non sopporterei la cenere di quegli sguardi delusi, il ricordo di mio padre che dopo lo scritto esulta al telefono: “Volesse Iddio che ti sistemi”, la segretaria dell’Usr che alla rinuncia insiste incredula al telefono ed io che le rispondo: “Non posso, ho cambiato vita”. No, la verità li ammazzerebbe, non so manco perché poi. E la cosa che mi fa più ridere è che proprio loro, le mie care zie insegnanti, gente del mestiere, non capiscono che non potrei affiancarlo in nessun modo a ciò che già faccio, perché è già un lavoro a tempo pieno. Come potrei mai dedicarmi il pomeriggio al doposcuola e preparare al tempo stesso le lezioni del giorno dopo? Partecipare ai consigli, collegi vari, attività pomeridiane ed essere ubiquamente al mio locale? Gestisco un’attività, cazzo, non è mica il lavoretto dell’estate. Ma non lo capiranno mai tanto, meglio che m’abitui sin da ora a ripetere: “Oh, sì, eccome se ho sentito! Non vedo l’ora di tentar la sorte anch’io alla lotteria!”    
76 notes · View notes
nitroglycerin-a · 3 months ago
Text
Mio padre urlando come un matto alle 5 di mattina perché essendo un bambino capriccioso non ha potuto sopportare la crema addosso la notte per cui si è ricoperto d’alcol strofinato malamente con un cencio da mia mamma ed ha sbraitato quanto cazzo siamo pazze maledetto il giorno in cui siamo nate maledetto se stesso perché tutti i suoi problemi sono cominciati quando ci ha incontrato ci ha augurato almeno 10 tumori a testa poi a se stesso ed ha sbattuto la porta per andare a lavorare ed ora sto malissimo perché l’ho disturbato perché l’ho dovuto far stare così, perché è colpa mia e solo mia tutto questo, mi chiedo quale sentimento ci si avvicini di più e posso dire quello di deludere la persona con cui ho una relazione, it’s funny cause tutti i miei problemi sentimentali vengono dal fatto che mio padre ha letteralmente 15 anni e non è in grado di soddisfare 1 bisogno degli altri che sia uno e qualsiasi cosa non sia la perfezione è veleno è un tentativo nostro di attentare alla sua vita, perché gli vogliamo male lo vogliamo segretamente far vacillare e crollare, è così che ci vede lui, due complottiste alle sue spalle pazienti e crudeli che come scopo hanno quello di rovinargli l’esistenza, anche se letteralmente è(???) la vita(?!!) nessuno viene prima di lui nella piramide dell’importanza ed il suo benessere è sempre in cima, intanto io sono qui che prego per te perché la tua giornata sia bella e tranquilla e felice che il tuo panino non si scaldi sotto il sole e che ti sia fonte di energia che non sudi troppo che ti passi una giornata tranquilla di lavoro tranquillo perché ti amo papà ti amo tantissimo anche quando tu non mi ami ed è questa la mia condanna generale, di amare troppo a chi questo amore non serve non ne ha bisogno, di amare chi non ha gli strumenti per prenderlo e farci qualcosa, di potersi curare con esso, di amare sempre chi ama e sceglie prima se stesso ogni dannata volta sperando che il risultato prima o poi sarà diverso
20 notes · View notes